WebDays Vol. 1


Sono appena tornato da Torino, sono stanco e sudato (ho rifatto il numero del meteo ma da solo) e devo pure fare la pipì quindi sarò breve.
Ad una prima analisi i blogger sembrano terrestri ma la diffidenza è una mia prerogativa, non vorrei mi cuocessero il cervello con lo sguardo laser o roba del genere, quindi anche domenica me ne starò in un angoletto zitto zitto, per il blogfest si vedrà.
Lo speech intitolato “Dal blog alla carta, A/R” non mi ha impressionato più di tanto, anche se sono arrivato ieri, leggendo vari blog nell’ultimo anno, le tematiche esposte le avevo già sentite altre volte; onore al merito agli oratori che si sono cimentati nella discussione e hanno risposto alle repliche di herzog. Sembra che la frase “Non ci avete, non ci avrete” abbia particolarmente colpito.

Note facete

  • Herzog sembrava alto 2 metri, elegante col suo sigaro
  • Proserpina parla come la Marini, non i contenuti, intendo l’accento
  • Credo di aver riconosciuto Lylis e Kiara, non ho visto Chiaraaa. Mi spiace di non aver fatto meglio non mi sono preparato adeguatamente.
  • Moda: domenica metto una polo, fuori dai pantaloni, che dentro mi fa sembrare più ciccione di quello che sono in realtà

9 responses to “WebDays Vol. 1”

  1. Ho una immagine della tua nuca, anche se un po’ ofuscata. Son felice di aver fatto il cafone solo con te che tanto tra uomini non ci formaliziamo ;-)

    ps
    Sabato ero in fondo alla sala ultima sedia a destra (per chi guardava dal palco)
    Domenica mi sono astutamente mimetizzato al centro

  2. No… l’immagine della tua nuca nella mia testolina fresca è ofuscata
    Cercherò il coraggio di presentarmi… forse.
    :-P

  3. A vederla sembra simpatia e spiritosa, io comunque eviterò di aggiungere commenti che possano aggravare la mia condizione :-P

  4. mioddioooo, parlo come la marini? già mi dicono che sono sarda, ma non è vero… oddio!! :) ciao!

  5. Gesù che tragico errore, sono costernatoSig,ra Proserpina, non so come possano essere state pronunciate parole tanto crude da offenderla. Le assicuro che simili atteggiamente non troveranno più luogo qui.
    D’ora in poi, l’accento della Sig. Proserpina è consierato TA–BO!
    Le uniche critiche ammesse non dovranno interessare ne il luogo di nascita, ne difetti di pronuncia, ne è ovvio, eventuali fidanzati!
    E’ contenta Signorina? :-P