Mezzi Mozzi


pianoforte
Con le dita ancora doloranti e ricoperte di croste, oggi ho partecipato dal vivo ad uno di quegli incresciosi incontri incrociati che avvengono quando uno che ha la precedenza si ferma in rotonda e si trova la testa che gira, dopo essere sta urtato nel posteriore.
Il torcicollo credo di averlo più per la rapidità con cui ho voltato la testa, per vedere chi mi aveva spinto tanto in là, che per un contraccolpo della sfortuna.
I segnali che mi vogliono lontano da queste terre sono sempre più pesanti ma, come ho scritto a Bru, se non si concretizzano in un pianoforte che mi cade sulla testa, sabato e domenica potrei partecipare qui a Tortona al corso “La scrittura e il silenzio” tenuto da Giulio Mozzi!
Se anche a te tenutario di blog interessa, chiedi a Marco.

ps
Se davvero dovesse cadermi un pianoforte sulla testa siete tutti invitati al mio funerale per una risata.


13 responses to “Mezzi Mozzi”

  1. per scaramanzia mi sono astenuto dal commentare fino ad oggi… ;)
    grazie della compagnie a dei passaggi in auto :P

  2. Grazie! In effetti mi somiglia, soprattutto nella parte in cui appoggio i piedini santi sulla sacra postazione informatica di jtheo. Ciao jtheo! ;)