E così fumi, bravo!
Non hai altro da fare eh? E allora fuma!
Se non ti importa di avvelenarti a te e a me, fuma.
Che poi ti vengono le dita gialle, il computer grigio sporco, l’alito cattivo
ma se a te non dà fastidio, fuma.
Certo a me non andrebbe di prendermi il cancro
e neanche di avere i denti gialli a dire il vero.
Fumi. Fumi e aumenti il livello di polveri sottili nell’aria,
la nebbia in Val Padana, il passivo in bilancio.
Hanno fatto una ricerca, lo dicevano alla televisione che l’hanno letto su internet:
il fumo uccide. Te, come me. Anche se più te.
Ti viene la tosse perché sei pieno di cataratta, te l’ha fatta venire il fumo.
Con quelli come te ci vorrebbe la tolleranza zero come a New York,
non si poteva mica fumare lì, manco all’aperto se no finivi per viziare l’aria
e poi sapeva di chiuso.
Fumi e ti sale la pressione e questo ti fa venire l’ansia,
guardati come sei iperteso!
Hai l’espressione paonazza e la faccia violenta
che sembri uno che ha voglia di picchiare qualcuno.
Fumi eh, ma io non voglio mica morire,
adesso me ne vado ma tu resta.
Fuma tranquillo, insieme al tuo amico qui, che beve.
Cos’è quello, un quartino di vino?
Bravo, bevi bevi che ti fa solo bene.