Robe da terzo mondo


Apro l’aggregatore stamattina sul tram e leggo un post di dot-coma con la notizia che in Estonia, dopo aver coperto il 100% del territorio via WiFi, ha cominciato il progetto per posare fibra ottica in modo da dare i 100mbps a tutti i cittadini entro il 2015.

Poi arrivo in ufficio e vedo il video segnalato da Stefano:

e non riesco a fare a meno di pensare che certe cose succedono nei paesi meno fortunati di noi.


9 responses to “Robe da terzo mondo”

  1. eh, beato te che la mattina sul tram puoi aprire l’aggregatore, io per lo più non posso nemmeno fare un respiro profondo, per quanto siamo stretti.

    Comunque, trascorrere la terza età in Estonia, potrebbe essere un’opzione.

  2. E’ perché stamattina ho preso il tram, la traggica “circolare” non sempre permette ;)

  3. Vorrei sottolineare una frase dell’articolo:
    “An agreement reached by the Ministry of Economic Affairs and Communications and an industry group – the Association of Estonian Information Technology and Telecommunications Companies – promises to turn the entire country into a super-high speed internet hotspot by means of a project called EstWin.”
    Per noi, fantascienza ;)

  4. Beh se trovano i soldi per farlo lo staremo a vedere. Magari se avanzate qualcosina, cari estoni, potete anche riparare i buchi sulle strade? E sviluppare la rete ferroviaria ferma ai tempi della Perestroika…. Si perche´ a poco senso la fibra ottica e poi se voglio andare da Tallinn a Tartu ci metto 3 ore….

  5. @Ettore: non sono d’accordo – per nulla. le strade non sono facili da tenere, in un Paese dove per 4 o più mesi all’anno hai la neve per terra. E non sono in molti a dover andare da Tallinn a Tartu. Internet è una cosa più semplice da fare, e la fanno, senza pensarci due volte.

  6. @ettore: c’hai ragione anche tu è anche vero che pure le nostre strade non sono propriamente in ordine per non parlare delle ferrovie e in aggiunta di fibra se ne parla come se fosse una favola, una chimera nonostante gli sforzi di alcuni (Stefano per esempio)

    @massimo: eh… la citazione che hai messo del ministro è perfetta (parafrasando a memoria) “le nuove strade” sono quelle dell’informazione”

    ps (scusate se rispondo solo adesso)

  7. Guardate che a me fa molto piacere che si sviluppi internet… e sono perfettamente in sintonia con voi nel fatto che in Italia siamo molto indietro e si mandano ancora i Fax. Detto questo pero´ c´e´ anche da aggiungere che qui sono poco piu´ di un milione mentre noi siamo circa 60 milioni, Internet veloce per tutti significa internet veloce per un milione di persone (in cifre assolute e non relative e´ un bel traguardo ma e´ anche piu´ semplice da raggiungere). L´E-stonia e´ una grande cosa purtroppo pero´ e´ solo il lato bello di una medaglia che ne ha due di lati. Io ho solo modestamente suggerito di investire le risorse in maniera + bilanciata perche´ secondo me questo paese vive di squilibri pazzeschi. E non serve andare tanto lontano per vederli…. i raccoglitori di bottiglie ubriachi di fianco agli Hummer e agli X5. I pensionati a meno di 4000 eek al mese di fianco ai borghesucci delle cene ai Vertigo piuttosto che al Bocca ecc ecc. Contrasti cosi evidenti sono un po´ difficili da creare in cosi´ pochi anni…. Ultimo ma non meno importante: fra il 2004 e il 2007 molte aziende locali si sono arrichite a dismisura con guadagni facili e spropositati, capitali stranieri a go go etc etc, in poche parole “il paese dei balocchi”. Bene. Ma allora io mi chiedo: tutti questi signori che hanno guadagnato bene non hanno mai pensato di salvare qualcosa per i tempi di magra o crisi? Che senso ha che dopo un anno di recessione ci sono gia molte aziende che chiudono? Se per 3 anni hai guadagnato non dovresti resistere qualcosina in piu´…. Certo se pero´ i soldi che prendevi (e ne sono passati tanti) sono stati sputtanati in belle macchine, e fancy mobile beh allora il problema e´ differente. E´ bastato che le banche abbiano chiuso i rubinetti e GAME OVER. Bye bye